Nei primi dieci mesi del 2021 le
vendite legate all'export italiano nel settore della moda hanno
registrato +16,4% sull'anno precedente con un rimbalzo a doppia
cifra comune a tutti i sotto comparti. È quanto emerge
dall'approfondimento dell'Ufficio Studi di SACE 'Il Fashion
tornera' di moda?'. Il divario con i livelli prepandemici è
ancora ampio (-6,6%) anche se con delle differenze: tessuti,
abbigliamento in pelliccia e pelletteria e valigeria rimangono
piu' indietro rispetto agli articoli di maglieria e alle
calzature, che beneficiano infatti dell'impulso delle griffe
internazionali del lusso; l'export di altri prodotti tessili,
invece, e' l'unico comparto ad aver gia' superato i livelli del
2019.
La moda è uno dei principali settori manifatturieri italiani e
negli ultimi mesi del 2021 la produzione manifatturiera era
vicina ai livelli pre-crisi (-1,7% rispetto allo stesso periodo
del 2019), il sistema moda invece mostrava ancora un ampio
differenziale rispetto al 2019 (-22,5%; in misura lievemente
minore per il tessile -10,4%) che difficilmente sarà stato
colmato entro la fine dell'anno. Il medesimo andamento è
riscontrabile anche nell'indice del fatturato, seppur con una
leggera differenza fra mercato interno ed estero: dopo la simile
contrazione a doppia cifra del 2020, la ripresa dei ricavi
domestici tra gennaio e ottobre del 2021 è stata maggiore di
quella del fatturato proveniente dall'estero (+22,0% vs +14,7%).
Nel confronto con lo stesso periodo del 2019, i dati rimangono
negativi seppur con differenze (-5,9% vs -9% rispettivamente).
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