Le Borse europee proseguono la
seduta in terreno negativo, con gli investitori che temono un
inasprimento della politica monetaria della Fed. Sui mercati
tiene banco anche il tema del rincaro delle bollette energetiche
con i Governi che avanzano le prime proposte di un contributo ai
produttori. Le ipotesi circolate nelle ultime ore hanno messo
sotto pressione le utility con il comparto azionario che cede lo
0,6%.
L'indice d'area stoxx 600 cede lo 0,7%). In rosso Londra
(-0,1%), Parigi e Francoforte (-0,7%), Madrid (-0,5%) e Milano
(-0,9%). In flessione anche l'informatica (-1,9%), con la crisi
del semiconduttori, il lusso (-1,7%), con l'aumento dei contagi
della variante omicron del coronavirus. Corre l'energia (+0,9%),
con l'aumento del prezzo del petrolio. Il Wti cresce dell'1,1% a
83,02 dollari al barile e il Brent sale dell'1,2% a 85,50
dollari.
Le tensioni geopolitiche tra Russia e Ucraina incidono sul
rialzo del prezzo del gas. Ad Amsterdam si registra un
incremento del 5,6%% a 90 euro al Mwh. A Londra le quotazioni
sono in aumento del 5,4% a 216 penny per Mmbtu, l'unità termica
britannica equivalente a 28,26 metri cubi. Con i rincari del gas
non si allenta la tensione sulle bollette con i produttori
finiti nel mirino dei Governi che tentano di ridurre l'impatto
su famiglie e imprese. Ha registrato un crollo Edf (-16%). Male
anche Endesa (-2%) e Engie (-1,5%).
A Piazza Affari scivola Alerion (-4,7%). Male anche Enel ed
Erg (-2%), Iren e A2a (-1,2%), Hera (-1%). In flessione Generali
(-1,2%), dopo le dimissioni di Caltagirone dal cda. Vola
Leonardo (+3%), dopo la commessa degli elicotteri all'Austria.
In positivo anche Atlantia (+1,2%).
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