Rallentano nel finale le principali
borse europee con gli indici contrastati a New York (Dow Jones
+0,37%, Nasdaq -0,97%). Resistono in territorio positivo Madrid
(+0,35%) e Milano (+0,29%), frenano invece Francoforte (-0,18%)
e Parigi (-0,71%) mentre resiste Londra in parità. In rialzo a
131,3 punti lo spread tra Btp e Bund tedeschi, con il rendimento
annuo dei titoli decennali in calo di 4,4 punti base all'1,216%.
Le vendite si concentrano sui titoli del lusso, da Kering
(-4,3%) a Lvmh (-2,8%) e Moncler (-2,13%). Sotto pressione
Diasorin (-4%), deboli Recordati (-1,33%), Sanofi (-1,38%) e
Lonza (-2,41%). Il calo del greggio (Wti -0,68% a 82,06 dollari
al barile), girato in negativo, frena TotalEnergies (-0,51%),
Eni (-0,23%) e Shell (-0,14%). In campo automobilistico spiccano
Volvo (+6,22%), Renault (+4,6%) e Iveco (+4,19%), spinta dalla
raccomandazione d'acquisto di Intesa, che ha indicato un prezzo
obiettivo di 16,9 euro, a fronte degli attuali 13. Sui massimi
degli ultimi 12 mesi Stellantis (+3,16%) che sfiora per 4
centesimi i 19 euro, mentre cede Ferrari (-1,9%). In luce i
produttori di microprocessori Be (+9%), Asm (+4,57%) ed Stm
(+2,95%) spinti dalla trimestrale di Tsmc. Bene i bancari
Barclays (+2,25%), Hsbc (+2,17%), SocGen (+1,79%), Bnp (+1,75%)
e Bper (+1,56%). Più caute Banco Bpm (+0,49%), Intesa (+0,3%) e
Unicredit (+0,16%).
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