Seduta in rialzo per Piazza Affari
(+0,6%), come per le altre principali Borse europee, che non
sembrano essere rimaste troppo impressionate, come evidenziano
alcuni analisti, dai dati dell'inflazione in corsa negli Usa a
dicembre. Al top Iveco (+5,7%), al decimo giorno di quotazione,
e rally di Azimut (+4,2%), dopo l'indicazione di un utile 2021
record. Bene i petroliferi, a partire da Eni (+1,8%) e
dall'impiantistica di Tenaris (+0,8%), con il greggio ancora in
salita a sera (wti +2%) a 82,8 dollari al barile e il brent a
sfiorare gli 85 dollari. In forma le auto, con Stellantis
(+1,8%) e Ferrari (+1,1%). In salita Prysmian (+1%) e Cnh
(+0,8%). In ordine sparso le banche, con rialzi per alcune, come
Fineco (+3,7%) e Intesa (+2,5%), non per Unicredit (-3,2%),
mentre indiscrezioni la indicano tra gli interessati alla russa
Otkritie. Tra quelle d'affari rialzi soprattutto per Mediolanum
(+1,8%) e Mediobanca (+1,2%). Tra i farmaceutici spicca Diasorin
(+2,6%), all'indomani dell'archiviazione dell'inchiesta della
Procura di Milano per i test sierologici, e bene Recordati
(+0,8%).
In negativo una parte dell'industria, con Amplifon (-2,4%),
Stm (-0,6%) Campari e Leonardo (-0,2%). Nel lusso male Moncler
(-0,6%), peggio Ferragamo (-1,9%) e Cucinelli (-5,4%). In calo
Tim (-0,2%), in attesa del Cda del 21 gennaio per il piano e la
nomina dell'ad e l'ipotesi di opa aperta. Tra i titoli a minore
capitalizzazione giù Brembo (-5,3%) e corsa di Giglio Group
(+20,5%):
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