L'inflazione e gli effetti
sull'economia della variante Omicron rappresentano le nubi
all'orizzonte del 2022 per le banche europee. Dopo gli ottimi
risultati avuti nel 2021 ora le banche si trovano ad affrontare
il nuovo anno con due incognite che minacciano la crescita di
utili e rendimenti. E' questo il quadro che emerge da una
analisi di Bloomberg Intelligence sulle prospettive per il 2022
delle banche europee.
Le stime sul 2021, secondo gli analisti, sono state spinte
dagli aggiornamenti sull'utile ante imposte aggregato per un
totale di 70 miliardi di dollari (62,06 miliardi di euro) che
hanno portato al "ritorno di capitale, ai buyback ed a migliori
prospettive di reddito. Riteniamo che il consensus del 2021 sia
giusto, con un grado di cautela incorporato nelle stime del
quarto trimestre che suggerisce come l'ottimismo del 2022
potrebbe essere rapidamente dimostrato eccessivo".
La correlazione storica tra inflazione e tassi d'interesse si
troverà ad affrontare un test "severo nei prossimi trimestri",
spiegano gli analisti. Per le banche capire le dinamiche e
l'andamento dell'inflazione sarà fondamentale per "determinare
il percorso e la forma della curva dei rendimenti, così come il
tasso di normalizzazione del ciclo del credito e gli oneri di
accantonamento".
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