Seduta di vendite per le principali
Borse asiatiche, su cui le preoccupazioni per la diffusione
della variante omicron del Covid agevola le prese di beneficio
dopo un anno di forte rialzo dei listini. Tokyo ha perso lo
0,6%, Shenzhen lo 0,8%, Shanghai e Seul lo 0,9% mentre Hong
Kong, ancora aperta, cede l'1%, e Sydney ha chiuso in
controtendenza (+1,2%).
Il sentimento economico in Cina continua a risentire della
stretta regolatoria e dei rischi di un rallentamento legato al
settore immobiliare per contrastare il quale sono attese nuove
misure di stimolo nel 2022. L'indicatore chiave del costo del
denaro sul mercato interbancario cinese, non a caso, ha toccato
il minimo dallo scorso gennaio, sull'attesa che la Banca
centrale cinese inietti maggiore liquidità nel sistema
Leggermente negativi i future sull'Europa mentre sono in
lieve aumento quelli sugli indici di Wall Street. Pochi dati
macro attesi da qui alla fine dell'anno: oggi arriveranno quelli
sulle scorte di petrolio e sulla bilancia commerciale americana
mentre domani quello, più atteso, sulle richieste di sussidi di
disoccupazione e venerdì gli indici pmi daranno il polso
dell'andamento dell'economia cinese. Il greggio si mantiene poco
mosso con il wti poco sopra i 76 dollari al barile e il brent
poco sopra i 79.
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