Lo scorso ottobre il debito delle
Amministrazioni pubbliche è tornato a salire con un aumento di
3,8 miliardi rispetto al mese precedente, risultando pari a
2.710,3 miliardi. Il livello resta tuttavia sotto il record
toccato ad agosto scorso(2.734 mld). Lo comunica la Banca
d'Italia. Il fabbisogno delle Amministrazioni pubbliche (6,9
miliardi) è stato in parte compensato dalla riduzione delle
disponibilità liquide del Tesoro (circa 4 miliardi, a 92,3).
L'effetto degli scarti e dei premi all'emissione e al rimborso,
della rivalutazione dei titoli indicizzati all'inflazione e
della variazione dei tassi di cambio hanno complessivamente
incrementato il debito di 1 miliardo. Alla fine di ottobre la
quota del debito detenuta dalla Banca d'Italia era pari al 24,5
per cento (0,4 punti percentuali in più rispetto al mese
precedente). Le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio
dello Stato sono state pari a 35,5 miliardi, in aumento del 7,5
per cento (2,5 miliardi) rispetto al medesimo mese del 2020. Nei
primi dieci mesi del 2021 le entrate tributarie sono state pari
a 359,3 miliardi, in aumento dell'11,9 per cento (38,2 miliardi)
rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente.
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