Piazza Affari chiude in perdita (-0,36%) l'ultima seduta delle
settimana in una giornata che ha visto le Borse accogliere senza
reazioni evidenti il dato sull'inflazione americana che è salito
a novembre ai massimi da quasi 40 anni (+6,8%) ma in linea con
le previsioni. Per quanto non ci sia stata una brutta sorpresa
tale da far temere un'accelerazione sul tapering e sulla stretta
dei tassi rispetto a quella già prospettata dalla Fed, qualche
investitore ha colto l'accasione per prendere beneficio dei
recenti guadagni in attesa delle decisioni della banca centrale
americana, mercoledì prossimo.
A Milano hanno tenuto botta Diasorin (+1,12%) che la prossima
settimana presenta il nuovo piano industriale, Inwit (+0,99%),
sul cui destino si specula insieme a quello di Tim (-0,11% a
0,44 euro), e Unicredit (+0,59%) in un mercato che continua a
premiare il piano, con target e remunerazione ai soci migliori
delle attese, del ceo Andrea Orcel. Quest'ultimo ha incassato
una sentenza a suo favore contro il Santander (-0,86%) che a
Madrid (indice principale -0,47%) non si è troppo scomposto di
fronte al pagamento di 68 milioni al banchiere, dato che il
gruppo spagnolo conta di aver ragione in appello.
Tornando al listino milanese prese di profitto su Banco Bpm
(-1,52%) e Ferrari (-1,55%). Fuori dal paniere principale ha
recuperato nel finale la Juventus (+0,58% a 0,41 euro)
nell'ultimo giorno di contrattazione dei diritti dell'aumento di
capitale che sono crollati del 55,7% a 0,02 euro.
A Francoforte (indice Dax -0,02%) buon debutto per Daimler Truck
che ha chiuso a 29,8 euro per azione con una capitalizzazione
di 24,5 miliardi mentre ha sofferto la casa madre da cui la
divisione camion è stata scorporata.
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