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Draghi, collaborare per ridurre diseguaglianze

Il videomessaggio del premier all'evento della Fondazione Guido Carli 'Il Mondo Nuovo/La Ripartenza'

"In questa fase di ripartenza" le parole di Guido Carli "devono servire da monito. Il Pnrr è un'occasione storica per rendere l'industria e l'economia più innovative e sostenibili. Rappresenta anche un'opportunità straordinaria per ridurre le diseguaglianze: di genere, di reddito, generazionali". Così il premier Mario Draghi nel videomessaggio all'evento della Fondazione Guido Carli 'Il mondo nuovo'. "Per realizzare questi obiettivi, dobbiamo procedere in modo coerente e - come direbbe Carli - 'ordinato'. Dobbiamo collaborare e dobbiamo programmare. Vale per il Governo, per gli enti territoriali, e per il settore privato".

 

 "Guido Carli è stato una figura fondamentale per la nostra Repubblica. La sua lungimiranza, la sua profondità di pensiero, il suo convinto europeismo costituiscono tuttora un punto di riferimento per chi lavora nelle istituzioni". dice il premier nel suo intervento. "Oggi voglio soffermarmi sul periodo in cui guidò la Banca d'Italia, dal 1960 al 1975. Furono anni - spiega Draghi - di espansione per l'economia italiana, ma anche di tensioni sociali. In un'intervista nel 1977, dopo le sue dimissioni da Governatore, Carli si interrogò su ciò che non aveva funzionato. In particolare, criticò l'insufficienza degli investimenti nel sociale che avrebbero dovuto accompagnare la trasformazione industriale del Paese. All'Italia era mancato un "sistema coerente di presenza pubblica", ragionò Carli, "all'interno del quale le iniziative dei singoli potessero utilmente dispiegarsi", queste sono le sue parole. Era mancata in sostanza la programmazione. In questa fase di ripartenza, le sue parole devono servire da monito".

"Le istituzioni e quanti sono preposti alla tutela dei malati si sforzino sempre più di porre al centro della loro sollecitudine la persona con i suoi legittimi diritti, con un'attenzione particolare per gli anziani, radici, memoria e patrimonio prezioso della collettività". E' quanto afferma Papa Francesco nel messaggio di saluto al convegno "Il Mondo Nuovo. La Ripartenza". "Si tratta di far prevalere la cultura dell'accoglienza e della solidarietà sulla mentalità dello scarto, secondo cui si prestano cure e attenzioni maggiori a chi apporta vantaggi produttivi alla società, dimenticando che quanti soffrono fanno risplendere, nelle loro esistenze ferite, la bellezza insopprimibile della dignità umana", aggiunge il messaggio inviato al Segretario di Stato, card. Pietro Parolin. Il Papa, "riconoscente agli operatori sanitari e a quanti, specialmente in questo tempo di pandemia, si impegnano ad alleviare il dolore di chi soffre, formula ogni bene per l'incontro di studio e di confronto e invoca sui partecipanti la benedizione del Signore".

"Oggi nasce il Patto per l'Italia, per concorrere alla Ripartenza e per costruire quello che abbiamo definito il 'Mondo Nuovo'. Questo progetto ambizioso e forse visionario, nasce grazie all'impegno della Fondazione Guido Carli e del mondo imprenditoriale più avanzato, espressione dell'ingegno italiano. Siamo qui per offrire un contributo di idee e di progetti che, con il sostegno della nostra Fondazione e di tutte le categorie vitali del mondo economico e del lavoro, potrà diventare un unico documento di supporto all'azione di Governo. Uno sforzo intellettuale che può essere reso concreto se ci sarà il contributo di ciascuno di noi. «O lavoriamo insieme per uscire dalla crisi o non ne usciremo mai», è stato il monito lanciato lo scorso settembre proprio da Papa Francesco. Il Mondo Nuovo non è una terra promessa, tanto meno un miraggio: è la missione alla quale siamo chiamati. Tutti, senza alcuna esclusione". Lo ha detto Romana Liuzzo, presidente della Fondazione Guido Carli.

"Nella transizione ecologica i paesi avanzati del G20 devono fare uno sforzo maggiore verso i paesi vulnerabili. Non possiamo pensare che il mondo faccia la transizione per 4,8 miliardi di persone e lasci indietro 3 miliardi. Dobbiamo pensare in modo globale. Questo richiederà sforzi finanziari enormi. Servirà l'azione del pubblico e del provato ed uno sforzo tecnologico enorme. Questa battaglia la vonceremo solo con le nuove tecnologie". Lo ha detto il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani. "Non c'è una lotta al cambiamento climatico che possa essere scissa dalla lotta alle disuguaglianze sociali", ha aggiunto Cingolani.

"In Europa, specie al Sud, nelle tlc stiamo morendo di concorrenza. Si fa dumping, si vendono i giga a 4 centesimi, quando il costo di produzione è 40. Per quanto il mercato potrà sopportare questo eccesso di competizione?". Lo ha detto l'ad di Vodafone Italia, Aldo Bisio. "Negli Stati Uniti ci sono 3 compagnie telefoniche, in Europa 70 - ha proseguito Bisio -. Lo sviluppo del 4G è stato finanziato a debito, e ora il settore ha 300 miliardi di euro di debiti. Adesso dobbiamo investire sul 5G, dove siamo solo al 10-15%, mentre in Usa sono al 40%, in Giappone al 60%. Ma se si costringe il settore a fare dumping, poi ci troveremo con investimenti insufficienti. Le tlc europee hanno un problema".

"Noi come ferrovie abbiamo, grazie al Pnrr, 24 miliardi da qui al 2026. In più abbiamo una serie di investimenti che riguardano i contratti di programma e di servizi, con governo e Regioni, che complessivamente ci porteranno da qua ai prossimi 10 anni a viaggiare sul ritmo tra i 10 e i 12 miliardi di investimenti all'anno". Così l'amministratore delegato del Gruppo Fs, Luigi Ferraris, intervenendo nel corso dell'evento. "Siamo in un momento - ha spiegato - in cui l'infrastruttura è tornata al centro, per l'Italia e per l'Europa. Stiamo dando una grandissima accelerata grazie al Pnrr che, inevitabilmente, si porta dietro un rimbalzo sui prezzi perché la produzione e la logistica si devono adeguare", ma "l'effetto sui prezzi delle materie prime dovrebbe essere riassorbito".

"Lunedì, con tutti i gruppi parlamentari, chiederemo di inserire la parola 'sport' nella Costituzione. E' paradossale però non esiste. Oggi non si può non tener conto di questo mondo, per la sua rilevanza sociale ed economica. Sarebbe vergognoso non tenerne conto", ha detto il presidente del Coni, Giovanni Malagò.

"E' arrivato il momento che anche noi imprenditori entriamo in campo sul tema della sostenibilità. I convegni sono importanti, il lavoro degli scienziati è importantissimo, le proteste dei giovani sono eccezionali, vitali, ma dobbiamo essere noi che produciamo e vendiamo beni e servizi ad entrare in campo". Così il fondatore di Eataly, Oscar Farinetti. "Per questo, in piena pandemia, abbiamo aperto il Green Pea, il primo department store al mondo dedicato completamente a beni e servizi sostenibili", ha spiegato.

Nel settore della pubblicità "noi vediamo un trend positivo da 7 trimestri. Siamo ottimisti per il futuro, la dinamica è positiva. Ma questa dinamica poi te la devi conquistare. E' fondamentale il talento umano, senza è difficile parlare di ripartenza. Poi c'è la transizione digitale, che è inevitabile. Infine bisogna pensare alla dimensione internazionale. Te la chiedono i clienti, i campioni nazionali non bastano". Lo ha detto l'ad di Publitalia 80 Stefano Sala.

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