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Fisco: Landini, non siamo disponibili a fare da spettatori

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Fisco: Landini, non siamo disponibili a fare da spettatori

Il ministro Franco convoca i sindacati lunedì al Mef

ROMA, 27 novembre 2021, 11:20

Redazione ANSA

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Maurizio Landini - RIPRODUZIONE RISERVATA

Maurizio Landini - RIPRODUZIONE RISERVATA
Maurizio Landini - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il ministro dell'Economia, Daniele Franco, ha convocato i sindacati al Mef lunedì 29 novembre alle 19 sul tema del fisco. Lo si apprende da fonti sindacali.

"La trattativa sul fisco se c'è non può essere che ci convocano per dirci cosa ha deciso la maggioranza e per informarci. Il governo e i partiti devono sapere che se pensano che questo è il rapporto con i lavoratori non si va da nessuna parte. Non siamo disponibili a fare da spettatori".
    Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini: "Per fare una vera riforma fiscale servono più di 8 miliardi, questi primi 8 devono cominciare ad aumentare i redditi da lavoro e da pensione a partire da quelli più bassi, non ci può essere un'operazione che tutela i redditi medio alti".  

"Il governo sta ancora discutendo al proprio interno, aspettiamo la convocazione perché vogliamo portare a quel tavolo le nostre valutazioni, le nostre elaborazioni e le nostre proposte". Lo ha detto Luigi Sbarra, segretario generale della Cisl, alla manifestazione dei lavoratori del Piemonte a Torino. "Considero questo primo stanziamento della Legge di stabilità un tassello in vista della discussione che dovremo fare con il governo sulla riforma complessiva radicale e strutturale del sistema fiscale e tributario. Dobbiamo ridurre le aliquote, abbassare gli scaglioni lavorare su detrazioni e no tax area per portare benefici a lavoratori dipendenti e pensionati", ha sottolineato Sbarra.

Tagliare il cuneo riducendo di due terzi i contributi a carico dei lavoratori e di un terzo quelli sulle imprese per più salario e competitività. Intervistato dal Corriere della Sera, il presidente di Confindustria Carlo Bonomi critica la manovra e l'intesa sul fisco e indica una diversa strada. Il Pnrr, spiega, può dare crescita aggiuntiva di un punto e mezzo, ma servono provvedimenti per la ripresa del Pil. E sul taglio delle tasse, 'otto miliardi sono pochi, ne servirebbero almeno 13', sull'Irpef 'non c'è reale sostegno alle fasce più deboli, lo sconto maggiore è sulla fascia reddito 40-45mila euro, per le imprese non c'è nulla'.
   

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