Positiva Piazza Affari (+0,6%)
nella seduta di metà settimana, in cui Tim è tornata a correre
(+15,6%) a 0,49 euro, toccando per due volte il livello del
prezzo di 0,505 euro dell'ipotesi di opa di Kkr, sul quale il
giorno prima erano girate voci dell'intenzione di alzare
l'offerta, che il fondo americano stesso poi aveva smentito. Il
titolo è tornato sui livelli del marzo 2020, con un volume di
scambi delle azioni ordinarie di quasi 1,5 miliardi di pezzi,
circa il 9,6% del capitale. Le azioni risparmio hanno guadagnato
il 6,4% a 0,46 euro. In calo la controllata Inwit (-0,7%).
Con lo spread salito a 130,2 punti e il rendimento del
decennale italiano all'1,07%, tra le banche hanno guadagnato
Unicredit (+2,9%) e Carige (+1,8%), in rosso Bper (-0,4%). In
calo la paytech Nexi (-0,5%). Bene Mediolanum (+2,9%), nel
giorno della scomparsa del fondatore e presidente onorario Ennio
Doris. In forma Enel (+2%), , che ha presentato il piano al
2024. Petroliferi in salita, dall'impiantistica di Tenaris
(+1,1%) a Saipem (+0,8%), piatta Eni (-0,08%), col greggio in
lieve calo (wti -0,1% a sera) a 78,3 dollari al barile e il
brent a 82,1 dollari. Male le auto con Stellatins (-1,1%), come
nel resto d'Europa, giù Buzzi nell'industria (-1,6%)
Fincantieri, che non commenta, ha chiuso pesante (-4,6%),
con il circolare dell'ipotesi di un aumento di capitale fino a 1
miliardo, con l'eventualità che, insieme a Knds e Iveco Defence,
sia in lizza per rilevare Oto Melara e Wass, due controllate
armamenti terrestri e navali messe in vendita da Leonardo
(+1,3%). Tra i titoli a minore capitalizzazione male As Roma
(-5%) e Juve (-3%), in vista dell'aumento di capitale da 400
milioni di euro e dopo la sconfitta con il Chelsea. Corsa di
Eprice (+10,7%)..
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