Le Borse europee proseguono in
ordine sparso in attesa dell'avvio di Wall Street dove i future
sono in rialzo. L'aumento dell'inflazione, l'aumento dei contagi
da coronavirus e le ipotesi di nuove restrizioni e le difficoltà
di approvvigionamento per le materie prime stanno rendendo gli
investitori più cauti sulle prospettive. Dopo la robusta
stagione delle trimestrali i listini del Vecchio continente
appaiono più rassicurati sull'andamento della ripresa economica.
Poco mosso l'indice d'area stoxx 600 (-0,06%), appesantito
dal calo dell'energia (-1,8%) e le utility (-0,4%), con la
flessione del prezzo del greggio e del gas. Il Wti scende a
77,69 dollari al barile mentre il Brent si attesta a 77,70
dollari. Ad Amsterdam il prezzo del gas è di 92,35 euro al Mwh
(-2,79%); a Londra raggiunge i 231,90 penny (-2,97%) per Mmbtu ,
l'unità termica britannica equivalente a 28,26 metri cubi. Sul
fronte valutario l'euro sul dollaro si attesta a 1,1344, ai
minimi di 16 mesi. Tra le materie prime sono in rialzo l'oro
(+0,26%) e l'argento (+0,33%).
In questo contesto si muovono in terreno negativo Londra
(-0,18%), Madrid (-0,10%) e Milano (-0,2%) mentre sono in rialzo
Parigi e Francoforte (+0,1%).
A Piazza Affari scivolano Recordati (-2,1%) e Mps (-1,9%),
quest'ultima dopo le indiscrezioni di stampa sull'aumento di
capitale. In calo i titoli legati al petrolio con Tenaris
(-1,6%), Eni (-1,5%) e Saipem (-0,4%). In luce Cnh e Diasorin
(+1,2%). Prosegue stabile Mediobanca (+0,5%), dopo le ipotesi di
aumento della quota di De Vecchio oltre il 20%, mentre Generali
cede lo 0,5%.
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