La Borsa di Milano si appiattisce e
finisce sulla parità (Ftse Mib a 27.868 punti) con l'inflazione
in Italia, aumentata a ottobre per il quarto mese consecutivo,
che non è mai stata così alta dal 2012.
Ad incidere sul listino che è controcorrente rispetto alle
altre Piazze europee, la debolezza dei bancari mentre lo spread
tra Btp e Bund si riduce a 121 punti base con il rendimento del
decennale italiano che scende allo 0,97 per cento. Banco Bpm
cede lo 0,36%, Unicredit lo 0,39%, Intesa Sanpaolo lo 0,42%. Tra
gli altri maglia nera nel listino Ampifon (-2%), seguita da Hera
(-1,15%) e Banca Generali (-1,14%) .
Prosegue invece il buon passo di Tim (+2,2%) con una serie
di appuntamenti programmati, quali il comitato controllo e
rischi e quello per le nomine così come il collegio sindacale.
In evidenzia nell'energia Eni (+1,2%) con il petrolio in lieve
rialzo a 81,2 dollari al barile. Nel paniere delle Pmi
all'esordio +23% per i caschi Racing Force.
Tra le altre Borse è piatta anche Londra mentre Parigi e
Francoforte guadagnano un quarto di punto così come l'indice
d'area, lo stoxx 600.
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