(ANSA) - ROMA, 12 NOV - E' uscita nella notte la seconda
bozza del documento finale della Cop26 di Glasgow, rivista con
le osservazioni dei ministri. E' sparito l'invito ad attivare
entro il 2023 il fondo da 100 miliardi di dollari all'anno per i
paesi meno sviluppati. La seconda bozza si limita a sollecitare
"i paesi sviluppati a deliberare pienamente e urgentemente
sull'obiettivo dei 100 miliardi di dollari e fino al 2025, e
sottolinea l'importanza della trasparenza nell'attuazione dei
loro impegni.
Contiene fra le altre cose un invito ai governi ad accelerare
sulle fonti rinnovabili per la produzione elettrica e sulla
eliminazione del carbone e dei sussidi alle fonti fossili,
sollecita i paesi sviluppati ad almeno raddoppiare le loro
previsioni collettive di finanza climatica per l'adattamento dei
paesi in via di sviluppo dal livello corrente al 2025.
Sono ancora vuoti i due paragrafi destinati al completamento
del Paris Rulebook (le regole per attuare l'Accordo di Parigi) e
alla trasparenza (le regole per comunicare i risultati di
decarbonizzazione degli stati). Si tratta di due dei dossier più
spinosi in discussione a Glasgow.
Rispetto alla prima bozza rimangono l'obiettivo di puntare a
rimanere sotto 1,5 gradi di riscaldamento globale dai livelli
pre-industriali (l'obiettivo più ambizioso dell'Accordo di
Parigi), a tagliare le emissioni di anidride carbonica del 45%
al 2030 rispetto al 2010, e ad arrivare a zero emissioni nette
di CO2 intorno alla metà del secolo. Rimane anche la richiesta
di profonde riduzioni nelle emissioni di gas serra che non sono
anidride carbonica.
Nella seconda bozza resta l'invito all'aggiornamento urgente
degli obiettivi di decarbonizzazione (Ndc) per quei paesi che
non lo hanno ancora fatto (l'Accordo di Parigi prevedeva
l'aggiornamento nel 2020). Ma sparisce la previsione di un
ulteriore aggiornamento entro la fine del 2022, presente nella
prima bozza. (ANSA).