Il Pil italiano quest'anno e il
prossimo dovrebbe crescere più della media dell'area euro: +5,8%
nel 2021 (+0,9% rispetto alle stime di luglio) e +4,2% nel 2022.
Lo afferma la ricerca dell'Area studi di Mediobanca sulle
principali società italiane.
Sono comunque "previsioni caratterizzate da un elevato grado di
incertezza, poiché dipendono da variabili come l'evoluzione
della pandemia, il piano vaccinale e la capacità di impiegare
efficacemente le risorse del Pnrr. Sulle speranze di ripresa
economica incombono inoltre le tensioni sui prezzi di energia,
gas e petrolio e il rialzo dei prezzi delle materie prime",
precisa lo studio.
Nel 2020 l'insieme delle imprese industriali e dei servizi
italiane ha accusato a causa della pandemia Covid un calo del
fatturato dell'11,7%, ma per quest'anno l'Area Studi Mediobanca
prevede un incremento di circa l'8% e un ulteriore +6,5% nel
2022. "Oltre alle potenzialità del Pnrr, si prevede che il
settore manifatturiero possa beneficiare della ripresa della
domanda di export nei mercati chiave", afferma la ricerca
dell'Area studi di piazzetta Cuccia, che vede anche il comparto
informatico tra quelli trainanti, effettuata sulle principali
2.573 società industriali e di servizi, oltre che su 252
holding, 403 banche e 114 assicurazioni.
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