Rimangono in rosso le principali
Borse europee, dopo l'apertura contrastata di Wall Street e i
dati sul Pil dell'Eurozona, che alimentano i timori sui tassi.
La peggiore è Francoforte (-0,5%), seguita da Londra (-0,4%) e
Parigi (-0,3%) ed è piatta Madrid (+0,02%). In linea Milano
(-0,5%), con lo spread Btp-Bund a 128,4 euro e il rendimento del
decennale italiano all'1,2%. Calmo l'oro (-0,2%) a 1.795 dollari
l'oncia.
L'indice d'area del Vecchio continente, Stoxx 600, cede lo
0,4% e pesano soprattutto immobiliare, con esempi come Vonovia
(-4,8%) e Tag (-4,1%), e utility, come Edp Renovaveis (-2,7%9 e
Verbund (-2%). Quasi tutta in rosso l'informatica, con le
perdite più consistenti per Worldline (-3,1%) e Qt Group (-10%).
In discesa i servizi di telecomunicazione, a partire da Millicon
(-3,3%) e Tim (-3%) il giorno dopo i conti. Male molte auto, da
Porsche (-1,6%) a Volkswagen (-1%) e Stellantis (-0,9%) nella
giornata successiva alla trimestrale, non Daimler (+1,4%) e
Renault (+0,1%), men che meno Volvo Car, che debutta in rally a
Stoccolma (+22,8%). In ordine sparso i petroliferi, pur col
greggio sempre in calo (wti -0,6%) a 82,2 dollari al barile e il
brent a 84,2 dollari, con guadagni per alcuni, come Eni (+2,2%)
con la trimestrale, Repsol (+0,8%) e Aker (+0,7%), e perdite per
altri, come Omv (-1,9%) e Royal Dutch (-1,4%). Analogo andamento
per le banche, con rialzi ad esempio per Bank Polska (+4,9%) e
Commerzbank (+2,4%) e ribassi per altre come Banco Bpm (-7,1%)
e Caixa (-3%).
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