Le imprese che esportano anche
durante la pandemia hanno retto alle difficoltà mantenendo
immutata al 76% la quota delle società sotto i 50 addetti che
hanno continuato ad esportare. Le prospettive per il biennio
2022-23 vedono ben l'80% del campione confermare la quota di
export, il 16% aumentarla, mentre solo il 4% prevede un
arretramento. E il mercato di riferimento, anche per le Pmi che
si affacciano all'export, sarà quello europeo. A sostenere
questo trend sono la collaborazione di filiera, il credito
commerciale ai clienti fornitori e nuove piattaforme digitali
per una maggiore integrazione tra aziende. Punto di forza è
l'innovazione tecnologica.
Sono queste le indicazioni raccolte nell'ultimo Market Watch
Pmi di Banca Ifis, realizzato dall'istituto in collaborazione
con Format Research ascoltando un campione rappresentativo di
oltre 500 piccole e medie aziende italiane. Dai dati emerge che
la pandemia non ha intaccato la forza dei prodotti italiani sui
mercati esteri che tuttavia restano prevalentemente ancorati al
mercato europeo. Una geografia di vicinanza che sembra si
manterrà anche i prossimi anni.
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