Sarà possibile fare smart working
nella pubblica amministrazione anche dall'estero se saranno
garantite le condizioni minime di tutela della sicurezza del
lavoratore nonché la piena operatività della dotazione
informatica e la riservatezza dei dati. E' quanto emerge dalla
nuova bozza sul contratto delle Funzioni centrali presentate
dall'Aran ai sindacati dalla quale è stata cancellata la frase
secondo la quale la prestazione può essere eseguita fuori dai
locali dell'amministrazione "ma in ogni caso entro i confini
del territorio nazionale". Si pensa in particolare ai
frontalieri e a chi accompagna il coniuge che va a lavorare
all'estero.
La bozza introduce tra il lavoro a distanza anche quello da
remoto che a differenza del lavoro agile (lo smart working) avrà
vincoli di orario e di sede.
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