Pochi spunti in Piazza Affari, che
si è mossa in linea con le altre Borse europee, tutte in una
seduta di attesa: l'indice Ftse Mib ha chiuso in rialzo dello
0,25% a 26.332 punti, l'Ftse All share in aumento del medesimo
0,25% a quota 28.937.
I mercati azionari del Vecchio continente hanno viaggiato
attorno alla parità per tutta la giornata, con Londra che ha
guadagnato lo 0,19% finale, Francoforte in aumento dello 0,27% e
Parigi di qualche frazione sotto la parità in calo dello 0,05%.
Lo spread tra Btp e Bund tedeschi a 10 anni ha segnato un
leggero aumento, chiudendo sui mercati telematici a 105,5 punti
base rispetto ai 104 dell'apertura di giornata. Il rendimento
del prodotto del Tesoro si sta lentamente avvicinando a quota
1%, con una chiusura a un tasso dello 0,94%.
Tra i titoli azionari principali di Milano, forte corrente di
acquisti su Enel, il gruppo a maggiore capitalizzazione,
cresciuto del 2,5% a 7,08 euro e che meglio degli altri nel
settore energia ha capitalizzato l'attuale forza del prezzo del
petrolio e in genere delle forniture di idrocarburi. Bene
comunque anche Saipem (+1,3%) e Tenaris, salita dell'1,2%.
Negli altri comparti, solida Exor (+1,3%), con Ferrari cresciuta
dell'1,1% a 193,4 euro, il suo massimo storico. Sostanzialmente
in linea con gli indici l'andamento di Generali, che ha chiuso
in crescita dello 0,4% dopo le ipotesi de il Sole 24 Ore secondo
le quali Delfin punterebbe a portare il patto di consultazione
del quale fa parte al 18%, quindi sopra la quota di Mediobanca
(+0,2% la chiusura sul listino milanese).
Debole Tim (-1,2%) mentre tra le banche hanno chiuso fiacche
Unicredit (-0,6%) e Mps (-0,8%), con vendite più consistenti su
Intesa e Mediolanum, che hanno perso rispettivamente l'1,6% e
l'1,8%.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA