Piazza affari ha chiuso poco mossa
(+0,2%) la penultima seduta di settimana, così come la
maggioranza della altre principali Borse europee, in linea con
l'andamento di Wall Street altrettanto poco convinto. A Milano,
con lo spread Btp-Bund chiuso in calo a 102,7 e il rendimento
del decennale italiano in rialzo allo 0,87%, hanno guadagnato le
banche, a iniziare da Carige (+4,3%), Bper (+1,5%), Mps (+1,4%),
con la trattativa che prosegue con Unicredit (+1,1%), per
continuare con Fineco (+0,6%), Banco Bpm (+0,4%) e Intesa
(+0,3%). Non altrettanto bene quelle d'affari, da Banca
Mediolanum (-0,9%) a Mediobanca (-0,6%) e Banca Generali
(-0,2%). Corsa per i petroliferi, dall'impiantistica di Tenaris
(+4,5%) a Saipem (+3,8%) e Eni (+2,3%), col greggio in rialzo
(Wti +1,5% a sera) a 79,7 dollari al barile e il Brent a 83
dollari. In positivo le auto, da Ferrari (+0,7%) a Stellantis
(+0,6%), bene Exor (+1,3%). Tra i farmaceutici guadagni per
Diasorin (+0,8%). In forma Tim (+0,7%).
Nell'industria molto bene Interpump, non Prysmian (-1,6%),
Atlantia (-0,9%) e Leonardo (-0,5%). Pesanti alcune utility,
come A2a (-2,6%) e Hera (-2,5%), sofferente tra i semiconduttori
Stm (-2,3%), come il comparto in Europa. Male la paytech Nexi
(-2%).
Tra i titoli a minore capitalizzazione, rally di Danieli
(+6,8%) e Vianini (+4,7%), tonfo di Intek (-5,9%) e Luve (-4%).
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