Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Ryanair: tribunale Palermo, no a discussione cause a Dublino

Ryanair

Ryanair: tribunale Palermo, no a discussione cause a Dublino

Passeggeri hanno chiesto risarcimento 1.800 euro

PALERMO, 06 ottobre 2021, 15:29

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Due cittadini palermitani che avevano avviato una richiesta di risarcimento nei confronti di Ryanair potranno discutere il procedimento di fronte a un giudice italiano e non, come chiedeva la compagnia aerea irlandese, in un tribunale di Dublino. Lo prevede una sentenza emessa ieri dalla quinta sezione civile del Tribunale di Palermo con la quale il giudice Claudia Turco di fatto "annulla" la decisione del giudice di pace che in un primo momento aveva rigettato per "difetto di giurisdizione" la richiesta dei due passeggeri i quali, dopo la cancellazione di un volo Palermo-Treviso, avevano chiesto un risarcimento di circa 1.800 euro rivolgendosi, appunto, a un giudice italiano.
    Ryanair aveva fatto valere di fronte al giudice di pace una "clausola" del contratto di acquisto via web che indicherebbe il tribunale di Dublino, dove Ryanair ha sede legale, per dirimere eventuale questioni legali. Il tribunale di Palermo adesso ribalta la decisione, riportando la discussione del procedimento in Italia.
    "Tutto nasce nel momento in cui, quando si acquista un biglietto sul sito Ryanair, viene chiesto di cliccare per 'accettare i termini e le condizioni' - dice l'avvocato Marco Favarò, che insieme con l'avvocato Giovanni Lo Bue ha assistito i due passeggeri palermitani - questa sentenza, che si basa anche su una recente decisione delle Sezioni Unite della Cassazione, di fatto interpreta in maniera differente rispetto a Ryanair i principi con i quali applicare le 'convenzioni internazionali' citate nelle condizioni al momento dell'acquisto. È evidente che molti passeggeri che sono convinti di avere diritto a risarcimento, non inizierebbero un procedimento legale sapendo di doverlo affrontare a Dublino - aggiunge Favarò - alla luce di questa sentenza si permette a ciascun passeggero italiano che ritiene di aver subito un torto, di potere esaminare la vicenda in un tribunale Italiano".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza