Tornano a peggiorare verso fine
seduta le principali Borse europee, mentre anche a Wall Street
gli indici sono contrastati, dove alcuni analisti sottolineano
come prevalga di più il timore di una stretta della Fed rispetto
alla spinta data dalla richiesta di autorizzazione di una
pillola anti-Covid da parte di Merck. La peggiore in Europa è
Londra (-0,9%), seguita da Francoforte (-0,8%), Madrid (-0,4%) e
Parigi (-0,3%). In linea Milano (-0,4%), con lo spread Btp-Bund
sostanzialmente stabile, a 103,7 punti, e il rendimento del
decennale italiano salito allo 0,81%. Salgono le quotazioni del
bene rifugio, l'oro (+1,7%) a 1.753 dollari l'oncia. Scende
leggermente il cambio dell'euro sul dollaro, a 1,1594.
L'indice d'area del Vecchio continente, Stoxx 600, perde lo
0,6%, schiacciato soprattutto da informatica, salute e
materiali. Male anche la finanza e l'energia. Tengono i beni
voluttuari. Bene le utility e gli investimenti immobiliari.
Decise perdite per alcune banche, come Abn Amro (-6,9%) e Lloyds
(-2,9%). Tra i semiconduttori la peggio è per Asm (-3,2%), tra i
farmaceutici per Hikma (-3,5%). Auto in ordine sparso, con ad
esempio Stellantis in perdita (-2%) e Bmw che sale (+0,9%).
Petroliferi in ordine sparso, con i guadagni ad esempio di
Equinor (+1,5%) e Aker (+3%) e le perdite di Lundin (-1,7%), col
greggio in lieve calo (wti -0,2%) a 74,9 dollari al barile e il
brent a 78,2 dollari.
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