Sono scesi in piazza anche a Milano
i dipendenti del Monte dei Paschi di Siena nell'ambito
dell'agitazione nazionale che ha visto cortei anche a Bari, Roma
e Siena. Nel capoluogo lombardo, davanti alla sede dell'istituto
in piazza Fontana, sono scesi in piazza dalle 8.30-11.30, oltre
200 lavoratori (dati degli organizzatori) e i sindacalisti
territoriali e aziendali. L'iniziativa è stata unitaria: è stata
indetta da First Cisl, Fisac Cgil, Uilca Uil, Fabi e Unisin.
Si sono alternati alla parola diversi lavoratori e leader
sindacali di tutte le organizzazioni.
"E' grave l'esclusione dei Rappresentanti di 21 mila
lavoratrici e lavoratori dalla discussione in corso sulle sorti
del Gruppo Mps, il silenzio del Mef che sta trattando in
esclusiva con Unicredit una operazione societaria dai contorni
incerti e indefiniti, l'assenza di chiarimenti su possibili
opzioni alternative, la determinazione dello Stato azionista a
rispettare l'impegno preso con l'Europa per l'uscita dal
capitale della Banca entro fine anno e nonostante il mancato
risanamento", ha sottolineato, tra gli altri, Gabriele Poeta
segretario generale lombardo Fisac-Cgil.
I dipendenti "in questi anni di crisi hanno costituito il
vero sostegno della Banca e del Gruppo con il loro lavoro, la
loro professionalità e finanche consistenti sacrifici economici.
E' grazie alla loro dedizione se la clientela ha mantenuto
l'indispensabile rapporto di fiducia con Mps. Hanno quindi il
diritto di essere chiamati a svolgere un ruolo attivo e
preventivo nella discussione che riguarda le loro vite e le loro
famiglie. Non intendono delegare a nessuno la tutela dei propri
interessi e le garanzie di un futuro sostenibile. Meritano
ascolto e rispetto".
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