Borse asiatiche in calo per il
secondo giorno, sotto il peso in particolare dei titoli
tecnologici. Tra i titoli più in difficoltà Alibaba Group,
Keyence, Tencent e Tsmc. Le perdite sono state tali da superare
i guadagni nel comparto dell'energia, spinti dal rialzo del
greggio, sui massimi da agosto, e che in avvio di giornata
rallenta (wti +0,08%) a 72,6 dollari al barile, col brent a
75,5. In parallelo si evidenziano timori per il potenziale crack
del colosso immobiliare Evergrande Group, in forte crisi di
liquidità, di cui sono state sospese per una giornata le
contrattazioni. La paura è che possa influire sull'intero
comparto nella regione, dove si aggiunge la stretta governativa
sui casinò di Macao. Resta inoltre, secondo alcuni analisti, la
paura per la diffusione della variante Delta, a minare la
fiducia degli investitori. Le perdite più consistenti, a mercati
ancora aperti, sono a Hong Kong (-1,9%) e in Cina, con Shenzen
(-1,6%) e Shanghai (-1,1%). Male anche il Giappone, con chiusure
in rosso per il Nikkei (-0,6%) e il Topix (-0,3%), su cui non
sembrano avere spostato molto i dati della bilancia commerciale
di agosto, che riferiscono di un aumento delle esportazioni a
doppia cifra per il sesto mese consecutivo, sostenute dalla
domanda di macchinari per la fabbricazione di semiconduttori, e
malgrado il prolungamento dell'emergenza sanitaria provocata dal
Covid 19. In linea Taiwan, con la chiusura in calo (-0,4%) e la
Corea (-0,6%), a contrattazioni ancora in corso. Qualche
guadagno in India (+0,2%), a mercati ancora aperti.
Bene l'Australia, che ha chiuso co un +0,58%, con in rialzo
in particolare i titoli legati all'uranio, come Paladin Energy e
Deep Yellow, dopo che il governo del Paese ha annunciato che
sarà nell'accordo per la sicurezza tra Stati Uniti e Regno Unito
per acquisire sottomarini a propulsione nucleare.
Tra i dati macroeconomici attesi in giornata, ci sono i
sussidi di disoccupazione e le vendite al dettaglio negli Usa,
insieme all'indice manifatturiero della Fed di Philadelfia, più
i dati sulla bilancia commerciale dell'Eurozona e del Giappone.
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