Piazza Affari chiude in calo
l'ultima seduta della settimana in linea con gli altri listini
europei e con Wall Street. I mercati si interrogano dopo i dati
sul lavoro Usa, inferiori alle stime, che potrebbero a questo
punto influenzare l'orientamento atteso della Fed nel ridurre
gli acquisti di titoli post pandemia mentre la variante Delta
continua a farsi sentire sull'economia. Nel Vecchio Continente
il primo appuntamento è comunque con la Bce.
L'indice Ftse Mib ha perso lo 0,64% a 26.064 punti, mantendo
comunque soglia 26.000 con il paniere principale tutto in rosso
eccetto tre titoli: Unicredit (+0,65%) impegnato nella partita
su Mps (-0,13%), Diasorin (+0,45%), che coi suoi test beneficia
del covid, e Stellantis (+0,04%).
Guida invece i ribassi Banco Bpm (-1,95%), seguita da Tim
(-1,62%) e dai 'petroliferi' Tenaris e Saipem, rispettivamente
scesi dell'1,6 e dell'1,57%. Nexi, a parte uno sbandamento
iniziale, non risente dell'apertura dell'istruttoria Antitrust
sulla fusione con Sia. Su un altro fronte l'arrotondamento della
quota di Caltagirone non impressiona Generali (-0,29%).
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