Si confermano deboli le principali
borse europee con i futures Usa in rosso. Milano (-0,7%) è la
peggiore, preceduta da Madrid, che cede lo 0,61%. Parigi lascia
sul campo lo 0,45%, Francoforte lo 0,43% e Londra lo 0,14%. In
arrivo dall'Ue l'occupazione e il Pil trimestrale, negli Usa
invece sono attese le vendite al dettaglio, previste in calo
dello 0,2%, il Redbook sul commercio e le scorte settimanali di
greggio. In serata è atteso un intervento del presidente della
Fed Jerome Powell.
In calo il greggio (Wti -0,62% a 66,86 dollari al barile) e i
principali metalli ad eccezione dell'oro (+1,06% a 1.793,47
dollari l'oncia) e dell'argento (+1,46% a 23,88 dollari
l'oncia). In rialzo il dollaro a scapito di euro, yen e
sterlina, mentre scende a 103,2 punti lo spread tra Btp e Bund
tedeschi, con il rendimento dei titoli decennali italiani in
calo di 2,6 punti allo 0,537%. Sugli scudi Bhp Billiton
(+8,35%), che punta a fare di Sidney, la piazza principale,
lasciando a Londra, Johannesburg e New York il ruolo di piazze
aggiuntive. Il Gruppo punta inoltre ad abbandonare il "business
fossile" per dirigersi verso il "materie prime del futuro".
Segno meno invece per gli altri titoli del comparto, da Rio
Tinto (-0,8%) a Glencore (-0,83%). In campo automobilistico
deboli Stellantis (-1,47%), Daimler (-0,88%) e Bmw (-0,75%),
mentre tra i bancari corre Hsbc (+0,88%) a differenza di Lloyds
(-1,15%), SocGen (-1,1%), Bbva (-1%) e Bnp (-0,85%). In Piazza
Affari le vendite interessano Bper (-1,3%), Intesa (-0,95%) e
Unicredit (-0,78%). Tiene invece Mps (+0,1%). Deboli i
petroliferi Eni (-0,77%) e TotalEnergies (-0,61%), più caute
Shell e Bp (-0,2% entrambe).
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