Piazza Affari prosegue nella sua
corsa e si dimostra di gran lunga la Borsa meglio intonata del
Vecchio continente. Dopo i dati macroeconomici dagli Stati
Uniti, in particolare i posti di lavoro creati a luglio e il
tasso di disoccupazione entrambi oltre le attese, e l'avvio di
Wall Street, l'indice Ftse Mib sale dell'1,3%, seguito da
lontano dai listini di Parigi e Madrid che crescono di circa
mezzo punto percentuale, con Francoforte in rialzo dello 0,3%,
Londra in aumento dello 0,1% e Amsterdam che oscilla sulla
parità.
Con lo spread tra Btp e Bund sostanzialmente stabile attorno a
quota 103 punti base, sono le banche a concentrare la corrente
di acquisti, grazie soprattutto all'onda lunga delle trimestrali
più che alle ipotesi di aggregazione nel settore. Il titolo
migliore è Bper che cresce dell'8% a 1,77 euro, con il Banco Bpm
(passato anche per l'asta di liquidità) in aumento del 6,5%.
Positive inoltre Unicredit e Carige (+2%), Intesa (+1,9%), con
Mps che si è portata in rialzo (+0,34%). Forse anche Unipol che
cresce del 3,6% sulla scia della semestrale
I conti hanno fatto bene anche a Pirelli (+5%) mentre Stellantis
che conferma il suo stato di salute in aumento del 2,9%. Qualche
vendita su Nexi (-0,5%) anche se il gruppo più debole tra quelli
a elevata capitalizzazione è Diasorin in ribasso dell'1,3%.
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