In un anno caratterizzato dalla
pandemia, dall'aumento dell'e-commerce e del delivery, la
raccolta differenziata di carta e cartone si conferma una
pratica consolidata. Il dato emerge dal 26/o rapporto annuale di
Comieco, Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi
a base Cellulosica, presentato oggi a Verona. Con una resa
pro-capite media di 57,2 kg/abitante-anno, nel 2020 sono stati
differenziati circa 3,5 milioni di tonnellate di carta, -0,6%
sull'ultimo anno, effetto diretto dell'emergenza sanitaria, pari
a circa 22 mila tonnellate. Una flessione che non riguarda il
Sud, che con 34 mila tonnellate raccolte in più rispetto al 2019
continua il suo percorso di crescita, superando le 900.000
tonnellate complessive.
"I numeri del Rapporto - ha commentato il direttore di
Comieco, Carlo Montalbetti - confermano la centralità della
raccolta differenziata come abitudine quotidiana, anche in uno
scenario profondamente mutato, a partire dalla riduzione della
produzione dei rifiuti".
Nonostante la leggera flessione, nel 2020 - ha spiegato il
presidente di Comieco, Alberto Marchi - "è stata ulteriormente
confermata la sussidiarietà al mercato del sistema consortile,
capace di ammortizzare le variazioni del mercato e gestire
volumi addizionali, garantendo il servizio di ritiro e dunque
l'avvio a riciclo di carta e cartone su tutto il territorio
nazionale". Grazie al nuovo accordo Anci-Conai (2020-2024). in
cui la carta, attraverso il proprio Allegato Tecnico, è stata la
prima filiera a definire l'intesa, il Consorzio ha gestito nel
2020 400 mila tonnellate in più rispetto al 2019 (+19,3%),
corrispondenti a 20 milioni di euro in più erogati ai Comuni.
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