Il Covid ha accelerato la transizione
digitale anche per le pmi italiane, spina dorsale della nostra
economia ma un po' restie al cambiamento e Qonto, la fintech di
servizi finanziari nata in Francia nel 2016, punta ad andare
incontro alla loro domanda. La fintech, come spiega in
un'intervista online Mariano Spalletti il country manager per
l'Italia, vuole contribuire a quella transizione al digitale che
ha innescato la pandemia "abbattendo alcune barriere culturali
che persistevano nel nostro paese" e che il recovery plan
accelererà ulteriormente. "Come Qonto sottolinea - -offriamo
servizi business per pmi, professionisti e startup che
consentono di sostituire integralmente quelli offerti da una
banca alle micro imprese le quali hanno, sostanzialmente,
bisogno di gestire la liquidità e pagare le tasse. Abbiamo per
questo introdotto le funzione del pagamento dell'F24 e, per
necessità di liquidità, siglato un accordo con October per
ottenere in pochi giorni dai 15 ai 30mila euro". Il sistema
delle partership con altre realtà, consente a Qonto di erogare
una gamma di servizi ampia: October appunto per la liquidità,
Satispay e Yolo con la quale nei giorni scorsi ha siglato
un'intesa per offrire una soluzione assicurativa allo scopo di
proteggere le aziende clienti da attacchi hacker. Tutti i
rapporti con la clientela possono essere aperti e gestiti online
senza necessità della presenza fisica.
In poco tempo le attività in Italia sono cresciute,
raggiungendo i 3 miliardi di euro di transazioni, ed è stata
aperto un ufficio a Milano con 30 persone che dovrebbero
crescere a 100 entro il 2023. Per espandersi nel vasto bacino
potenziale degli oltre 4 milioni di pmi italiane, la fintech si
affiderà alla diffusione online, agli accordi di partnership e
alla collaborazione con acceleratori e incubatori. A livello
globale Qonto annovera 150.000 clienti
ed è arrivata a gestire in totale 22 miliardi di euro di
transazioni nel 2020.
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