Borse europee deboli nel finale,
con gli indici Usa contrastati (Dow Jones -0,17% e Nadsaq
+0,33%) nel primo giorno di trimestrali e dopo la crescita oltre
le stime dell'inflazione americana. Stabile sotto quota 102
punti lo spread tra Btp e Bund tedeschi nel giorno del via
libera al Pnrr da parte dell'Ecofin. Poco mosso il greggio sopra
i 74 dollari al barile (Wti +0,04% a 74,12 dollari al barile),
contrastati il rame (-1,16% a 9.409 dollari la tonnellata) e
l'acciaio (+1,33% a 5.498 dollari la tonnellata).
Nel Vecchio Continente la peggiore è Madrid (-1,46%), Milano
lasacia sul campo lo 0,72% e Parigi lo 0,28%. Poco mosse Londra
(-0,08%) e
Francoforte (-0,13%). Le vendite si concentrano sui bancari
Bper (-3,36%), Unicredit (-1,97%), Intesa (-1,8%) e Banco Bpm
(-1,45%). Più cauta Mps (-0,93%). Sotto pressione a Madrid
Sabadell (-3,92%), Caixabank (-2,33%), Bbva (-2%) e Santander
(-1,47%) con le prime indicazoioni degli analisti sulle
trimestrali. Giù anche Credit Agricole (-1,36%) e NatWest
(-1,93%), mentre gira in calo Bnp (-1,41%). Deboli gli
automobilistici Stellantis (-1,75%), con Fca indagata in Francia
per il Dieselgate, Renault (-1,74%) e Volkswagen (-1,21%), che
ha alzato le stime a medio termine sull'esercizio 2025. Segno
meno per i petroliferi Repsol (-2,07%), Bp (-1,07%),
Totalenergies (-1,33%) ed Eni (-1,14%). Gira in calo Shell
(-0,42%), mentre tengono i produttori di semiconduttori Nordic
(+6,05%), Asml (+1,32%) e Asm International (+1,31%). Invariata
Stm.
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