La ricerca Second Hand Effect 2020,
condotta dall'Istituto Svedese di Ricerca Ambientale (IVL) per
Subito, piattaforma per vendere e comprare in modo sostenibile
con oltre 13 milioni di utenti unici mensili, ha calcolato che
grazie alla vendita di quasi 26 milioni di oggetti su Subito è
stato possibile raggiungere un risparmio di 5,4 milioni di
tonnellate di CO2. Un dato che corrisponde all'azzeramento
dell'impatto ambientale di 740.000 italiani, o ancora al blocco
totale del traffico di una città come Roma per 16 mesi.
La categoria Casa&Persona, che comprende anche
l'abbigliamento, ha opermesso il risparmio di 461.517 tonnellate
di CO2. Prendendo in considerazione la categoria Abbigliamento e
Accessori, si calcola che grazie alla compravendita di oltre 1
milione di articoli su Subito, nel 2020 sono state risparmiate
quasi 8.000 tonnellate di CO2. Grazie alla Second Hand è stato
possibile risparmiare la produzione di 293 tonnellate di
plastica, contenuta all'interno delle trame dei tessuti.
Ad ogni capo di abbigliamento si può attribuire un "peso" in
termini di emissioni, ma quanta anidride carbonica si risparmia
comprando, ad esempio, un paio di scarpe usate? Secondo la
ricerca Second Hand Effect, la risposta è 19kg. Riuscire a
comprare il bomber - vero must-have 2021 - usato significa non
immettere nell'ambiente 13kg di CO2. Un paio di pantaloni, come
gli ormai famosi chinos, se comprati di seconda mano evitano
13Kg di CO2. Chi non riesce a rinunciare al denim 5 tasche
invece ne evita ben 33,4kg di CO2. O ancora una gonna o una
t-shirt 2kg, che possono sembrare pochi, ma moltiplicate per il
numero di t-shirt o gonne mediamente presenti in un guardaroba
possono fare la differenza.
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