"Un mese di maggio incoraggiante dal
punto di vista del fatturato, anche grazie alla riapertura delle
strutture 7 giorni su 7, che va però inserito nel trend
fortemente negativo dei primi 5 mesi del 2021, periodo
caratterizzato da numerosi giorni di chiusura a causa della
pandemia": è quanto registra l'Osservatorio del Consiglio
nazionale dei centri commerciali - Cncc sulla base dei dati di
un campione di oltre 10.000 negozi presenti in 300 centri
commerciali (circa il 40% del totale Italia in termini di Gla)
diffusi su tutto il territorio nazionale.
A maggio, il dato del fatturato 2021 rispetto al 2019 è
negativo, registrando però una perdita che si ferma a -11,5% per
il totale. Altro aspetto interessante riguarda lo scarto tra
affluenze (-25%) e fatturato realizzato, che presenta una
differenza di ben 13 punti percentuali: si tratta di una
conferma dell'incremento della propensione d'acquisto da parte
della clientela.
Il calo continua ad essere fortemente influenzato dalla
ristorazione (-49,9%), che nel mese in esame ha potuto operare
solo con l'asporto e il consumo all'aperto, mentre la categoria
abbigliamento inizia a mostrare segni di ripresa (-3,6%)
segnando il miglior risultato post-Covid in un periodo non
caratterizzato da saldi.
L'analisi elaborata dall'Osservatorio del Cncc sul fatturato
da gennaio a maggio del 2021, raffrontato allo stesso periodo
del 2019, evidenzia comunque una flessione del -35,9% su tutto
il comparto, ad esclusione dell'alimentare. L'elettronica da
consumo è la categoria che ha segnato le minori perdite
(-15,2%), seguita dai beni per la casa (-20,4%), cultura e tempo
libero (-32,9%), cura della persona e salute (-33,8%), servizi
(-34,3%), abbigliamento (-41,4%), fino alla peggiore performance
della ristorazione (-61,1%).
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