Stentano a lasciare il rosso le
principali Borse europee dopo l'apertura debole di Wall Street,
che attende le parole del presidente della Fed, Jerome Powell,
al Congresso americano, a proposito delle misure a sostegno
dell'economia. La peggiore è Madrid (-0,2%9, seguita da
Francoforte (-0,06%), Parigi (-0,05%) e Londra (+0,2%). Debole
anche Milano (-0,3%), dove lo spread Btp-Bund è in leggera
salita verso 106 punti. Calmo l'oro (-0,5%) a 1.776 dollari
l'oncia.
L'indice d'area, Stoxx 600, guadagna meno dello 0,1%,
sostenuto da energia e investimenti immobiliari. Tra i
petroliferi molti guadagnano, da Bp e Neste Oyj (+1,8%) a Aker
(+1,5%), con eccezioni come Galp (-0,7%), mentre il greggio è in
calo (wti -0,5%) a 73,2 dollari al barile. In sofferenza la
maggioranza delle banche, iniziando s SocGen e Standard
Chartered (-1%), per continuare con Bank of Ireland (.1,5%) e
Banco Bpm (-1,7%). Eccezioni alcune quali Fineco (+1,8%) e
Mediobanca (+1,2%). In rosso le auto, da Renault (-2,8%) a
Volkswagen (-1,9%), con casi a parte come Stellantis (+0,2%).
Tra i materiali, bene gas industriali e fertilizzanti, ma
soprattutto l'estrattivo, con Glencore (+1,7%) e Rio Tinto
(+1%). Tra le materie prime, fra i metalli sale il minerale di
ferro (+1,1%) a 1.141 dollari la tonnellata. Semiconduttori a
doppia velocità, con rialzi per alcuni, come Stm (+0,7%) e
Infineon (+0,6%) e ribassi per altri, come Be Semiconductor
(-0,8%) e Nordic Semiconductor (-0,7%). Male quasi tutti i
farmaceutici, cominciando da Bayer (-1,6%) e Glaxo (-0,9%), con
eccezioni quali Merck (+2,2%) e Ipsen (+2%).
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