Prevale l'incertezza sulle Borse
europee che reagiscono ai messaggi, in parte da interpretare,
arrivati dalle posizioni dei membri del Fomc e dalle parole del
presidente della Fed Jerome Powell. Se i futures Usa negativi e
il dollaro, leggermente rafforzato sull'euro, indicano una presa
d'atto di un percorso di una politica monetaria in prospettiva
meno accomodante, l'azionario del Vecchio Continente sta alla
finestra.
Dopo che la Banca centrale elvetiva ha lasciato come previsto i
tassi invariati (Zurigo -0,43%) e quella norvegese ha fatto lo
stesso ma ha indicato un possibile ritocco a settembre, i
principali listini europei segnano ribassi marginali. E' il caso
di Francoforte (-0,11%) e Parigi (-0,01%) aiutate dagli acquisti
sui titoli automobilistici dopo i dati sulle immatricolazioni in
Europa a maggio. A Milano (-0,13%) Stellantis (+0,96%) è
peraltro preceduta dalle banche con in testa Unicredit (+1,97%)
e Banco Bpm (-1,34%), pur con lo spread in risalita a 100 punti
base, e da Leonardo (+1,39%). prese di profitto su Diasorin ed
Enel che segnano ribassi nell'ordine del 2% e Prysmian (-1,93%)
oltre che sui titoli difensivi come le utilities.
Fuori dall'eurozona resta indietro Londra (-0,21%). Fra le
materie prime dà segnali di recupero il greggio, in calo invece
l'oro.
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