Sono in rialzo le principali Borse
asiatiche, spinte dal dialogo tra Cina e Usa sui dazi e sulla
ricerca di alleanze commerciali e di investimenti. Gli analisti
evidenziano inoltre le rassicurazioni sull'aumento dei prezzi da
parte della banca centrale cinese, con il governatore Yi Gang
che prospetta un'inflazione sotto il 2% nel 2021, al di sotto
del 3% obiettivo del governo. A spingere i listini sono
soprattutto i tecnologici. Calmo l'oro (-0,2%) a 1.884 dollari
l'oncia. Non sembra però conclusa la speculazione sui metalli,
con rialzi soprattutto per l'acciaio rebar (+2,8%) a 5.179
dollari la tonnellata, ma anche per il minerale di ferro (+0,3%)
a 1.173 dollari alla tonnellata.
A Tokyo ha chiuso in rialzo il Nikkei (+0,3%), mentre è
rimasto piatto il Topix (-0,02%). Taiwan ha terminato con un
deciso guadagno (+1,1%) ed è andata bene Sidney (+0,4%). In
Corea salgono Kosdaq (+0,9%) e Kospi (+0,2%). A mercati ancora
aperti guadagni a Hong Kong (+0,2%), Shanghai (+0,5%), Shenzen
(+1%) e in India (+0,5%).
In Europa intanto, dove i future sono in leggero positivo,
l'attesa è per il Consiglio direttivo della Bce, da cui gli
analisti attendono una conferma del programma di acquisto di
titoli di Stato (Pepp), che dovrebbe rimanere intorno agli 80
miliardi di euro al mese nel terzo trimestre di quest'anno. In
programma anche la diffusione del report mensile dell'Opec,
mentre il greggio è in calo (wti -0,5%) a 69,5 dollari al
barile.
Per quanto riguarda i dati macroeconomici, i mercati
attendono quelli sulla produzione industriale in Francia e
l'indice dei prezzi al consumo di maggio negli Usa, stimato in
rialzo, e le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione. In
Italia è in programma che l'Istat renda noti i dati sulla
produzione industriale di aprile 2021 e quelli sulle
esportazioni delle regioni italiane del primo trimestre.
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