Piazza Affari ha chiuso in testa
alle altre borse europee (Ftse Mib +1,12% a 25.056 punti) tra
scambi fiume per 3,58 miliardi di euro di controvalore, ben 1,7
in più che nella vigilia. A spingere il listino milanese il
rialzo oltre le stime della fiducia delle famiglie e delle
imprese italiane. Determinanti poi i dati Usa migliori delle
stime tranne che per il Pil, che hanno sostenuto in parte le
altre piazze europee e gli indici americani. In calo a 110 punti
lo spread tra Btp e Bund tedeschi, grazie al rendimento dei
titoli decennali salito meno rispetto a quello degli altri
Paesi. Ha invertito la rotta il greggio (Wti 0,47% a 66,52
dollari al barile), così come il ferro (+4,11%) e l'acciaio
(+4,81%).
Brillanti i titoli della scuderia Exor (+0,8%), dopo che in
assemblea il presidente John Elkann ha commentato la trimestrale
di Stellantis (+4,09%) e ha ribadito l'intenzione di separare i
camion dai trattori e dalle scavatrici in Cnh (+5,03%). Il
Blitz di Unipol (+1,24%) su Bps (+3,11%), di cui è diventata
primo azionista con il 6,9%, ha fatto il resto, riaccendendo le
luci sul risiko bancario. Banco Bpm ha guadagnato il 2,58% e
Bper l'1,29%, mentre Unicredit è salita fino al 2,07%. Bene
anche Intesa (+2,05%), che avrebbe già fatto la sua parte allo
scorso giuro, con l'annessione di Ubi. In luce Tenaris (+2,81%),
che produce tubi in acciaio per le condotte petrolifere, Pirelli
(+2,6%), insiem ai titoli del comparto auto e Leonardo (+2,58%).
Bene anche Saipem (+1,68%), più cauta Eni (+0,7%), segno meno
invece per Recordati (-1,35%), Terna (-1,21%), Snam (-0,76%),
Italgas (-0,74%) e Ferrari (-0,55%). Effetto Mourinho sulla Roma
(+16,54%), congelata anche al rialzo, seguita a distanza da
Lazio (+2,85%) e Juventus (+1,34%) con il giro di panchina tra
gli allenatori.
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