"Un colpo basso", un "errore" che non fa altro che "prolungare ulteriormente l'incertezza". Da Nord a Sud le associazioni territoriali di Confindustria si scagliano contro il ministro del Lavoro Andrea Orlando e la sua proposta di proroga del blocco dei licenziamenti in arrivo con il decreto Sostegni bis. Serve "chiarezza" dicono ad esempio in una nota unitaria le Confindustrie del Nord, arrivando a fare un appello "al premier Draghi per la sua competenza, affidabilità e coerenza affinché trovi una soluzione nell'interesse di tutti gli italiani, per una vera ripresa economica e sociale".
I segretari generali Alessandro Pagano (Cgil Lombardia), Pier Massimo Pozzi (Cgil Piemonte), Christian Ferrari (Cgil Veneto) e Luigi Giove (Cgil Emilia Romagna) replicano ai presidenti di Confindustria delle regioni del nord, che contestano la proroga del blocco dei licenziamenti, definendo in una nota "inaccettabile la loro posizione" e affermando che "l'unica cosa di cui non c'è bisogno in questo momento nel nostro paese è lo sblocco dei licenziamenti".
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