Seduta chiusa con debolezza a
Piazza Affari (-0,08%), in una giornata in cui l'Istat ha
presentato una mappa in cui risulta che circa il 45% delle
imprese italiane sia strutturalmente a rischio, intanto il Pmi
di marzo è risultato in crescita, ma meno delle attese. Dal G20
dei ministri delle finanze e dei governatori delle banche
centrali intanto il ministro dell'Economia, Daniele Franco, ha
espresso l'attesa per un'accelerazione della crescita nel 2021 e
il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, ha parlato di un
ritiro graduale degli aiuti e di fiducia, nonostante la
consapevolezza che ci saranno npl e insolvenze. Sul fronte
pandemia, dall'Ema è arrivato un parere che sottolinea i
benefici del vaccino AstraZeneca più dei rischi, pur annunciando
modifiche al bugiardino e alcuni avvisi in merito. In leggero
rialzo l'oro (+0,2%) a 1.741 dollari l'oncia a sera.
Non hanno brillato le banche, con cali per Mps (-1,4%), Banco
Bpm (-0,8%), Unicredit (-0,5%), Bper (-0,4%) e Intesa (-0,1%),
mentre lo spread è lievemente salito, fermandosi a 101,6 punti.
Peggiore del listino principale Moncler (-2,6%) per il lusso e
sono andati male Inwit (-1,8%) e tra i farmaceutici Diasorin
(-1,6%). In calo i petroliferi, da Tenaris (-1,5%) a Saipem
(-0,5%) e Eni (-0,1%), col greggio in forte discesa a sera (wti
-1,9%) a 58,1 dollari al barile. Deboli le auto, da Ferrari
(-0,5%) a Stellantis (-0,01%). In ordine sparso l'industria, con
guadagni per Leonardo e Buzzi (+1% entrambi), non per Cnh
(-1,4%) e Prysmian (-1,2%).
Balzo di Nexi (+3,5%), in linea con i competitor, come
Worldline (+2,3%) a Parigi, mentre un report di Oddo sostiene
che la prospettiva delle riaperture degli esercizi commerciali
dovrebbero via via favorire le paytech. Bene Azimut (+1,5%), A2a
(+1,2%) tra le utility e Tim (+0,8%). Fuori dal listino
principale netto sprint delle scaffalature di Rosss (+17,6%)
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