Piazza Affari ha chiuso in rialzo
in testa alle altre borse europee (Ftse Mib +0,39% a 24.208
punti) tra scambi nella norma per 2,35 miliardi di euro di
controvalore. In calo a 94,4 punti lo spread tra Btp e Bund
tedeschi, con il rendimento decennale sotto di 1 punto allo
0,589%. Il listino è stato sostenuto dalla corsa del greggio,
(Wti +5,21% a 60,76 dollari al barile), che ha spinto Tenaris
(+3,72%, Saipem (+3,04%) ed Eni (+2,67%) insieme a Saras
(+2,67%).
Acquisti anche su Nexi (+2,6%) e Cnh (+2,11%), Mediobanca
(+1,79%) ed A2a (+1,59%). In rialzo Bper (+1,39%), Banco Bpm
(+1,32%) ed Mps (+1,12%), più caute invece Unicredit (+0,86%) e
Intesa (+0,28%). Bene Atlantia (+0,89%), effetto conti su
Technogym (+1,59%), salita anche di oltre il 3,6%. Poco mossa
Pirelli (+0,14%) dopo uno slancio a seguito della designazione
di Giorgio Luca Bruno alla carica di vice amministratore
delegato a fianco di Marco Tronchetti Provera. Sotto pressione
Leonardo (-6,09%) dopo il rinvio dell'Ipo di Drs. Prese di
beneficio su Amplifon (-3,98%) e Ferrari (-1,71%), piatta
Stellantis (+0,09%), sugli scudi Seif (+16,95%), dopo lo stop
imposto da Borsa Italiana agli ordini senza limiti di prezzo. In
poche sedute il titolo è salito da 0,5 a 0,69 euro per azione.
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