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Fondo italiano:più mercato e privati per supporto crescita

Fondo italiano

Fondo italiano:più mercato e privati per supporto crescita

Si candida a soggetto per creazione poli eccellenza Italia

ROMA, 22 marzo 2021, 18:16

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Il Fondo Italiano di Investimento si candida come principale soggetto istituzionale, capace di raccogliere capitali privati e pubblici, che supporta le eccellenze del nostro paese in alcune definite industrie (Ict, italian design, aerospazio, agricoltura tecnologica ed economia circolare). Nell'esecuzione del piano industriale, le cui linee guida sono state illustrate alla Commissione permanente di Vigilanza CDP, Fii ha cosi allargato il proprio raggio di azione (oggi 11 fondi di cui 2 in rampa di lancio) raccogliendo sempre maggiori investimenti da soggetti privati in modo che pubblico e privato possano, assieme, fare da volano all'economia del Paese.
    Il Ministero dell'Economia e delle Finanze ha ora, tramite Cdp, il 68% in FII. Il resto è suddiviso fra Intesa Sanpaolo, Unicredit, Confindustria e Abi; l'esecuzione del Piano ha però attratto ulteriori soggetti privati che hanno manifestato il proprio interesse ad entrare nella compagine azionaria.
    Dal quartier generale del Fondo si sottolinea così come la ripresa post pandemia debba poter contare su un'azione pubblica immediata di salvataggio di alcune aziende particolarmente colpite dalla crisi Covid e che non hanno accesso ai mercati, in questo particolare momento. A queste parrebbe utile destinare parte dei 44 miliardi del patrimonio destinato di Cdp ma di converso, il capitale di crescita, che serve alle aziende di eccellenza, per essere efficace, deve poter contare su un meccanismo pubblico-privato come peraltro indicano anche le linee guida della Ue. Le operazioni svolte da Fii in questi mesi, per circa 600 milioni di euro, e il coinvolgimento di privati vanno in questa direzione, ovvero capitale di crescita e sintesi tra privato e pubblico. L'arrivo di privati consente di moltiplicare le risorse ma, per intervenire, i capitali di mercato devono poter contare su un soggetto che venga visto distinto dallo Stato e una governance non dominata dal pubblico.
   
   

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