Sono contrastate le borse europee
mentre i futures su Wall Street si sono portati sopra la parità
in attesa dei dati sull'occupazione Usa dai quali i mercati
attendono di capire se sono da temere spinte inflattive che nei
giorni scorsi hanno fatto correre i rendimenti dei titoli del
tesoro americano, oggi in realtà assestati intorno all'1,5%. A
dare una mano ai listini contribuisce la crescita del greggio
all'indomani della scelta a sorprese dell' Opec+ di lasciare
invariati i livelli di produzione.
A Milano (+0,13%) ne beneficiano Saipem (+3,6%), Tenaris (+2,3%)
ed Eni (+1,5%) mentre pesano sull'indice Nexi (-2,8%),
sull'ipotesi di stampa che le risorse allocate al cashback
possano venir dimezzate, Unipol (-1,9%) e Inwit (-1,9%),
quest'ultima sulla scia dei conti. Brilla Fineco (+1,8%) grazie
ai risultati, piatta Unicredit (+0,09%) malgrado l'attivismo del
fondo Bluebell, più mossa Mps (+0,59%). Interesse per Mediobanca
(+0,95%) sulle attese che Del Vecchio riprenda a salire verso il
20% e le scommesse che anche Caltagirone possa incrementare la
sua quota. Al palo invece Generali (-0,19%).
Altrove positiva Londra (+0,39%), deboli invece Parigi (-0,36%)
e Francoforte (-0,59%).
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