Borse europee deboli nell'ultima
seduta della settimana, che precede una nuova tornata di
negoziati tra Usa e Cina sui dazi, in vista di un possibile
accordo a fine mese. Le peggiori sono Madrid (-1,8%) e Londra
(-1,6%), dove pesa maggiormente l'effetto del coronavirus. Fanno
un po' meglio Parigi (-1,5%), Milano (-1,3%) e Francoforte
(-1%), mentre i futures Usa girano in calo. Dopo un rialzo
inferiore alle stime della produzione industriale cinese, gli
investitori guardano a Bruxelles, dove viene diffusa in
mattinata il Pil dell'Ue. In arrivo dagli Usa le vendite al
dettaglio, la produzione industriale, le scorte di magazzino e
gli indici sulla fiducia economica e dei consumatori
dell'Università del Michigan. In rialzo a 144,4 punti lo spread,
bene l'oro (+0,83% a 1.949,5 dollari l'oncia), fiacco il greggio
(Wti -0,5% a 42,02 dollari al barile), mentre l'euro si rafforza
a 1,18 dollari.
Sotto pressione a Londra e a Madrid Iag (-5,28%), frutto
della fusione tra British Airways e Iberia, dopo le restrizioni
sui viaggi poste dal regno Unito per il Covid. Scivolone dei
petroliferi Bp (-2,3%), Shell (-2,25%), Total (-1,9%), Eni
(-1,7%) e Saipem (-3%), frenata anche dal taglio della
raccomandazione di Intesa. Pesano i bancari Banco Bpm (-3,27%),
Sabadell (-3,74%), Bbva (-3%), Lloyds (-2,9%) e SocGen (-2,7%).
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