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Patuanelli, defiscalizzazioni per nuove tecnologie

Patuanelli, defiscalizzazioni per nuove tecnologie

Newco Alitalia in volo da ottobre. Stato forte in rete unica

ROMA, 21 luglio 2020, 10:59

di Enrica Piovan

ANSACheck

Patuanelli, defiscalizzazioni per nuove tecnologie - RIPRODUZIONE RISERVATA

Patuanelli, defiscalizzazioni per nuove tecnologie - RIPRODUZIONE RISERVATA
Patuanelli, defiscalizzazioni per nuove tecnologie - RIPRODUZIONE RISERVATA

ROMA, 19 LUG - Defiscalizzazioni in arrivo per chi investe nelle tecnologie emergenti con obiettivi precisi come 'green' e cybersicurezza. E' una delle novità che darà corpo al nuovo pacchetto Industria 4.0 Plus per gli investimenti che verranno fatti nel 2021. Ad annunciarlo il ministro dello sviluppo economico Stefano Patuanelli, che in un'intervista all'ANSA alza anche il velo sul decollo della newco per l'Alitalia pubblica, pronta per ottobre-novembre, e ribadisce l'obiettivo del Governo di creare una rete unica di tlc con una "forte presenza dello Stato".
    "Chi utilizzerà le migliori tecnologie emergenti" come la blockchain, l'intelligenza artificiale e l'internet delle cose, per raggiungere determinati obiettivi come innovazione dei prodotti, 'green' e cybersicurezza, "avrà un incremento esponenziale delle percentuali di credito di imposta sull'investimento fatto", con la possibilità per chi mette insieme questi due elementi, tecnologie e obiettivi, di arrivare ad una "defiscalizzazione totale", spiega Patuanelli, precisando che questo pacchetto, che sarà pronto "per il primo gennaio 2021" andrà ad accompagnare le altre misure attese già per quest'anno, che verranno inserite nella legge di bilancio: "puntiamo anche per il 2020 ad ampliare le aliquote di credito di imposta per gli investimenti e sarà prevista la triennalità del 4.0". Prosegue intanto il percorso verso la nascita della nuova Alitalia pubblica, che dopo l'arrivo del nuovo management, si prepara al decollo per l'autunno. "Stiamo interloquendo settimanalmente con il nuovo a.d. e il presidente in pectore (Fabio Lazzerini e Francesco Caio, ndr.). C'è un piano che punta sul lungo raggio, non si devono ricommettere errori del passato, ci sono anche azioni sul perimetro extra-aziendale che devono essere compiute come la riforma del trasporto aereo", fa il punto Patuanelli. "L'obiettivo è avere la newco che vola ovviamente per quest'anno ma tra ottobre e novembre", annuncia il ministro. Quindi, "sicuramente già nelle prossime due-tre settimane avremo un quadro più chiaro della composizione societaria". La nuova società "inizia con un capitale interamente pubblico", chiarisce, ma "nel momento in cui sarà determinato il perimetro potrà aprirsi al mercato anche su parti specifiche come l'handling o la manutenzione". Mentre la parte aviation "sarà certamente esclusivamente pubblica per un bel po'".
    Stato quindi sempre più forte nelle aziende e che, dopo i casi Alitalia, Ilva e Aspi, si prepara ad avere un ruolo anche nella rete unica, conferma Patuanelli, che ringrazia la commissaria Ue "Vestager per aver compreso appieno il senso della presenza dello Stato nelle aziende in questo momento".
    "Non può non esserci una forte presenza dello Stato nell'infrastruttura primaria di connessione", sottolinea il ministro, spiegando ci si punta ad "una rete unica nazionale che abbia una forte governance statale". Come si arriva a questo obiettivo lo decideranno i soggetti che sono in campo in questo momento, come OpenFiber e Tim, ma secondo Patuanelli, servirà "un ragionamento anche con gli altri operatori". E mentre va avanti la trattativa sull'ex Ilva, con Invitalia in campo per trovare una soluzione ("una trattativa complessa, siamo in fiduciosa attesa"), il ministro guarda con attesa all'esito del vertice Ue: "Pensare che ci siano pochi paesi che non consentono di raggiungere degli obiettivi chiari e fondamentali per le economie europee credo che sia surreale.
    Guardiamo questo momento con preoccupazione - conclude - e confidiamo sia sul presidente del Consiglio, che rappresenta al meglio la posizione italiana, ma confidiamo anche sul buonsenso dei maggiori paesi europei".
   

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