Seduta in rosso per Piazza Affari,
che si allinea all'andamento negativo di gran parte delle Borse
europee, con gli investitori preoccupati per la curva
dell'epidemia di coronavirus in diversi Paesi e cauti in attesa
di verificare la capacità di ripresa delle economie in uscita
dal lockdown. Milano ha chiuso in calo dello 0,71%, in linea con
Francoforte (-0,55%), Parigi (-0,62%) e Londra (-0,72%). Sul
listino milanese hanno sofferto Snam (-6,1%), Terna (-6%) e
Leonardo (-3%) nel giorno dello stacco della cedola. Senza
dividendo anche Stm (-2,1%), Poste (-1,8%), Exor (-0,9%) e Tim
(-0,05%), che ha azzerato il calo nel finale in scia alla
possibilità di un raddoppio della quota di Cdp per agevolare la
fusione con Open Fiber. Vendite anche sui petroliferi con Saipem
(-2,1%) ed Eni (-0,8%), tra i bancari scivolano Mediobanca
(-2,9%) e Ubi (-1,8%), male anche Atlantia (-2%), con il governo
che stringe per decidere il destino della concessione di Aspi.
Interpump (+6,2%) festeggia il debutto sul Ftse Mib, bene anche
Inwit (+3%), Diasorin (+2%) e Amplifon (+1,9%). Poco mosse
Intesa (-0,1%) e Banco Bpm (+0,2%) mentre lo spread Btp-Bund
scende a 172 punti base.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA