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Accordo fra Inps e Abi, più facile l'accredito della cig

Accordo fra Inps e Abi, più facile l'accredito della cig

Non più moduli cartacei e semplificato quello telematico. Le istruzioni dell'Istituto di previdenza

ROMA, 08 aprile 2020, 17:14

Redazione ANSA

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Una sede dell 'Inps - RIPRODUZIONE RISERVATA

Una sede dell 'Inps - RIPRODUZIONE RISERVATA
Una sede dell 'Inps - RIPRODUZIONE RISERVATA

Accordo fra Inps e Abi per semplificare e accelerare l'accredito della Cig da parte delle banche previsto dal decreto Cura Italia. Secondo una nota le procedure Inps non richiedono più l'invio dei modelli cartacei validati presso gli sportelli bancari e postali. La verifica sulla validità dei conti correnti per il pagamento delle prestazioni è ora effettuata con applicativi che comunicano direttamente con le banche. Semplificato il modulo telematico con cui le aziende comunicano i dati dei lavoratori per il pagamento dei trattamenti di integrazione del reddito.

L'Inps, intanto, dà le istruzioni operative per chiedere la cassaintegrazione in deroga e ribadisce che la richiesta da parte delle aziende che non rientrano nei criteri della cassaintegrazione ordinaria e nei fondi di solidarietà va fatta direttamente alle Regioni. Il decreto Cura-Italia, si legge, "prevede che le Regioni e le Province autonome interessate possono riconoscere trattamenti di cassaintegrazione salariale in deroga, per un periodo non superiore a nove settimane, con riferimento ai datori di lavoro del settore privato, ivi inclusi quelli agricoli, della pesca e del terzo settore, compresi gli enti religiosi civilmente riconosciuti, per i quali non trovano applicazione le tutele previste dalle vigenti disposizioni in materia di sospensione o riduzione di orario in costanza di rapporto di lavoro".

"Si ribadisce - si legge - che i decreti devono essere inviati esclusivamente dalle Regioni: eventuali domande inviate erroneamente direttamente dalle aziende con il cosiddetto "Flusso A" non sono produttive di effetti e non possono essere esaminate. Una volta pervenuto il decreto e completata l'istruttoria interna, nelle forme semplificate previste dalla normativa di riferimento, sarà emesso il provvedimento di autorizzazione al pagamento, che sarà reso disponibile all'interno del Fascicolo elettronico e notificato al datore di lavoro. Solo successivamente alla ricezione del provvedimento di autorizzazione, i datori di lavoro dovranno inoltrare all'Istituto la documentazione per la liquidazione dei pagamenti. Non si potrà dare luogo a pagamenti in assenza del numero di autorizzazione".

L'Inps, infine, ricorda che sono già operative le procedure per l'invio dei provvedimenti di concessione "fino a 9 settimane" e che le sole Regioni Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna possono trasmettere richieste "fino a 13 settimane" (per i comuni della zona rossa sono 13 settimane più 9).

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