Giornata negativa in Piazza Affari
(-0,3%), nonostante l'Ocse abbia alzato le stime sul Belpaese.
Giù i titoli, come per le principali Borse europee, sulle nuove
tensioni Usa-Cina, dopo il plauso del Congresso americano alle
proteste a Hong Kong. Pesanti Fca (-3,7%), dopo le accuse da Gm
e malgrado le rassicurazioni sui colloqui con Psa, e Exor
(-2,8%), insieme ai costruttori come Atlantia (-1,7%) ancora
penalizzata dal documento sul crollo del ponte Miorandi e Buzzi
(-1,7%). Male Snam (-1,1%) aggiornato il piano, Poste (-1,2%) e
Stm (-1,9%). Non ha brillato il lusso con Moncler (-0,8%) e
Ferragamo (-0,2%).
In positivo Tim (+2,8%), promossa da Barclays, e le banche,
con lo spread che ha chiuso verso 150 punti. Tra le migliori Ubi
(+3,6%), Banco Bpm (+2,7%) e Unicredit (+0,8%), a distanza
Intesa (+0,3%) coi lavori in corso per un possibile ingresso in
Nexi (+0,9.%). Cauta Mediaset (+0,3%) in trattativa con Vivendi.
Nuovo balzo di As Roma (+3,5%) su indiscrezioni di una possibile
offerta da Friedkin.
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