Banca tradizionale contro banca
online. La Fabi si schiera e in un decalogo elenca i rischi,
temendo che l'uso spinto del fintech trasformi il settore in un
discount. Le criticità sono: risparmi virtuali sulle tariffe,
costi nascosti e trappole, offerte civetta, benefici per i
clienti poco chiari, praticità solo apparente, forti limitazioni
all'operatività, promozioni aggressive, concessione di prestiti
senza adeguata valutazione, vendita mascherata di altri
prodotti, assistenza da personale non bancario.
"L'uso dell'online spinto all'eccesso corre il rischio di
trasformare il settore in un discount del credito con tutto
quello che ne consegue per la sicurezza dei risparmiatori e la
tutela degli investimenti" afferma il segretario generale della
Fabi, Lando Maria Sileoni presentando la Guida della Fabi.
"La banca tradizionale viene ancora percepita dalla clientela
come più sicura e affidabile, perché la consulenza offerta allo
sportello resta un punto di riferimento per gli utenti. Anche
per questo motivo il prossimo contratto nazionale di lavoro, che
stiamo negoziando con l'Abi, dovrà tutelare sia i clienti sia le
lavoratrici e i lavoratori bancari" conclude il sindacalista.
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