Il sistema di welfare pubblico italiano, il cosiddetto primo pilastro, è oggi insufficiente per proteggersi dall'impatto finanziario di eventi gravi come la morte e l'invalidità permanente. E' quanto emerge da una ricerca condotta da elipsLife e Prometeia che mostra "un livello di sottoassicurazione in caso di morte o invalidità permanente che riguarda l'82% del fabbisogno stimato di importo assicurabile". La ricerca, basata su una domanda complessiva stimata di protezione per il mercato italiano di circa 10.000 miliardi di euro, indica che, mentre 1.500 miliardi di euro sarebbero coperti dal sistema di welfare pubblico e 300 miliardi sono già assicurati, 8.200 miliardi di euro non hanno copertura alternativa. Solo il 3% circa del fabbisogno complessivo stimato di protezione dei lavoratori italiani è ad oggi coperto da polizze vita collettive e individuali.
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