Un lavoro certosino, fatto di attente
ricognizioni, analisi e valutazioni. L'Agenzia del Demanio sta
passando al setaccio gli immobili pubblici per contribuire al
maxipiano di dismissioni che negli intenti del governo dovrebbe
portare quest'anno nelle casse dello Stato 950 milioni di euro.
In tutto 1.600 beni saranno messi sul mercato: 400 rientreranno
nella lista che il Mef inserirà in un decreto ad hoc previsto
dalla legge di bilancio; altri 1.200, di minor valore ma
comunque determinanti, saranno (e in parte già sono) oggetto di
bandi di gara dell'Agenzia.
Il monitoraggio è partito a gennaio e da febbraio è stato
composto un primo elenco: castelli; caserme; carceri; edifici
costieri; caselli e piccole stazioni; stabilimenti industriali e
militari dismessi, terreni agricoli ed edificabili, ex
aeroporti. Ma anche edifici cielo-terra, appartamenti, garage,
posti auto. Dall'inizio del 2019 il Demanio ha già messo sul
mercato più di 450 beni in tutta Italia, per un valore d'asta
totale di 14 milioni.
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