Bloccare gli aumenti di Iva e accise e proporre "in tempi rapidi" il nuovo quadro di finanza pubblica, nel rispetto degli "impegni europei sui saldi 2018-2019" ma individuando gli "interventi prioritari" in linea con le indicazioni programmatiche del discorso per la fiducia. E' quanto si legge nella bozza della risoluzione di maggioranza sul Def, che sarà in Aula il 19 giugno. Si tratta di una versione 'light', al momento la 'favorita', ma non è ancora del tutto escluso che possa essere integrata con alcune indicazioni programmatiche.
   Per evitare gli aumenti dell'Iva si potrebbe agire sul deficit portando l'asticella all'1,5% del Pil rispetto alla previsione attuale dello 0,8%. In teoria una scelta possibile, che garantirebbe comunque una lieve discesa rispetto all'1,6% previsto per il 2018 e che l'Ue ha non a caso già inglobato nelle previsioni di primavera. Così facendo però, e attenendosi al principio di riduzione dell'indebitamento indicato anche nella risoluzione al Def, non rimarrebbero altri spazi.
   Da qui la necessità di affrontare la questione in sede europea, probabilmente già nell'Eurogruppo e nell'Ecofin in programma il 21 e il 22 a Lussemburgo.Â